Il Listone oggettivamente obiettivo cinematografico del 2022
I 20 e passa titoli miei bellissimi preferiti di quest'anno. Diffidate degli altri Listoni.
31 dicembre, tempo di bilanci e liste non richieste dei film dell’anno. Dall’alto dei miei 160 visti - più del ministro della Cultura Sangiuliano, meno del mio amico Quantum Tarantino che ne ha visti tipo 380 - mi sento in diritto di elargire i 20 e qualcosa titoli meritevoli di nota, eccetto Avatar - The Way of Water che non ho visto e un po’ di roba che in UK non è ancora uscita.
La selezione è stata durissima: la qualità media dei film usciti mi è parsa più alta del 2021 — o almeno, c’erano molti più film con elementi molto interessanti, che mi hanno regalato un’esperienza cinematografica più profonda, e in generale hanno lanciato in strada meno roba inguardabile o davvero deludente.
I titoli quasi in ordine di gradimento ma non sempre, prendeteli come una sorta di gradiente: trattandosi comunque del top 10% delle mie visioni, mi sembra un buon campione.
Allons-y….
20) RRR
Allora è qui in basso sostanzialmente perchè mi sono dimenticato di lui fino a un secondo fa. Io non ho altro da aggiungere se non questo:
In generale, mi sono schiantato su questa posizione duecento volte. Ergo uso questo spazio per le menzioni d’onore: ELVIS, RED ROCKET, TRIANGLE OF SADNESS, NOPE, SAINT OMER, BLUE JEAN.
19) THE UNBEARABLE WEIGHT OF MASSIVE TALENT
Il finale svacca ma Nicholas Cage nel ruolo più onesto e gagliardo che potesse capitargli: se stesso. Pedro Pascal commovente. Considerazioni su Paddington sacrosante.
18) ROHAL DAHL’S MATILDA THE MUSICAL
Sono orgoglioso di essere una delle poche persone che conosco a cui piacciano i musical e non ironicamente, e questo qui dio santo che bomba con tutti questi bambini bravissimi e quirky che hanno il dono dell’onnipotenza e le canzoni che sembrano scritte da gesù e io che mi commuovo quando fanno la canzone su cosa vogliono fare quando sono grandi.
17) BOILING POINT
Di solito film in piano sequenza = minchiata. Qui é il fucile carico per demolire il protagonista scena dopo scena.
Non ricordo se è uscito effettivamente nel 2022 ma tant’è.
16) MAD GOD
Phil Tippett, uno degli unsung heroes del cinema moderno, torna dal limbo dei vfx con questa gemma di pura ispirazione divina, praticamente un saggio su inferno, bipolarismo e stop motion.
15) AFTERSUN
Un esordio davvero grosso. É cosí speciale anche quando non riesce del tutto a essere genuino che fa comunque il giro.
Paul Mescal assoluto.
14) TOP GUN: MAVERICK.
Non sono affatto un film dell’originale, ma questo tipo di film sconfinati e gagliardi fin dall’esecuzione mancava e l’asticella è stata alzata tantissimo. Grazie Tom.
13) BARBARIAN
Visto che adoro gli attacchi d’ansia in sala, Barbarian é stato il massimo esempio di volermi bucare i sensi per evitare i jump scare, ma soprattutto é il film che avevamo bisogno nell’epoca del Ministero della Natalità.
12) DOCTOR STRANGE IN THE MULTIVERSE OF MADNESS
La Fase 4 dell’MCU è stata pazza e scostante ma almeno sperimentale, e l’ho onestamente preferita alle altre. Multiverse of Madness è il film Marvel che volevo da sempre, e pensate non c’é neanche il Tribunale Vivente. Schiaffoni, bellissimo, fatemene altri 10, o 1 dieci volte più pazzo.
11) THE NORTHMAN
Piedi sulla poltrona dall’attacco all’accampamento fino alla fine. Oh sÌ Robert Eggers taglia tutto con l’accetta, ma l’accetta è in pelle di vero vichingo. Oh sì pelide Amleto facci assaggiare la tua ira invereconda. Assoluto, carnale, ipnotico, spirituale.
10) EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE
Il dialogo fra macigni è un concetto di cui sappiamo spaventosamente poco.
09) LICORICE PIZZA
Sembra ci sia una gara a fare l’hanging out movie definitivo tra QT e PTA e ah quanto me lo sono goduto questo hanging out. Avrei passato un’altra mezzora con Bradley Cooper / Jon Peters ma a quanto pare non si poteva.
08) THE WORST PERSON IN THE WORLD
Allora mi sono innamorato della protagonista e quindi ha scalato la classifica, ma di appunti sull’avere 30 anni sull’orlo del collasso della civiltà così chirurgici non ce ne sono.
07) LIVING
Non é Bill Nighy che fa variazioni sullo stesso ruolo, sono i ruoli che sono variazioni sullo stesso Bill Nighy. Questa piccola e a suo modo brutale lezioncella di vita in bilico tra due isole di sociopatici (il Giappone, terra del film originale, e il Regno Unito, scenario si questo) era l’occasione che l’attore aspettava da decenni.
06) DECISION TO LEAVE
Come la giacca del protagonista, il nuovo film di Park-Chan Wook continua a produrre risorse nascoste dal nulla. É un’apologia della soggettività - un po’ come se il concetto di “occhi del cuore” fosse stato sviluppato in Corea e non sul set di Boris.
05) THREE THOUSAND YEARS OF LONGING
Incredibile quanto poco si sia parlato di questa nuova perla di George Miller, un film che è la storia delle storie, e la storia è che ogni storia è una cautionary tale, eppure non rinunceremo mai a fare tutti gli errori nel percorso pur di renderla anche solo un minimo vera.
04) THE BANSHEES OF INISHERIN
C’è una linea rossa che attraversa molti dei film di quest’annata, forse due. La prima è che ampliare il registro espressivo è diventato più importante per molti registi. La seconda è il diritto a fare i conti col triangolo tra noi stessi, gli altri e quel che ci muove, come autori e come personaggi. Banshees le impasta entrambe in un film che ci ricorderemo per un bel po’.
03) PINOCCHIO
Perché i fasci vanno messi in mutande, il film.
02) GLASS ONION
I meriti del film ce li stiamo intessendo tutti, ma è dov’è perchè è sicuramente una delle esperienze di cinema migliori che abbia mai vissuto: film da grande schermo, regista e cast a poche fila di distanza, sala enorme, strapiena e in giubilio.
01) THE FABLEMANS
Siamo ufficialmente entrati nella fase più riflessiva della carriera di Steven Spielberg, ma questo non significa che non voglia dare sfoggio del suo innato talento di cineasta. Più che un’autobiografia, una storia d’amore tra un uomo e la sua musa.
Mi sono dimenticato qualcosa? Di sicuro. Qualche titolo a cavallo del 2023? Ma si sicuro amici miei. Non c’è neanche un film italiano? Eh raga dove vivo non arrivano facilmente. Eh ma Bones and All? Eh era un po’ inutile.
Il 2023 si prospetta bello saporito ugualmente, ma non affezioniamoci troppo. Un Brindisi a noi, qui a gustarci un po’ di arte sul bordo del collasso del mondo.
Ne ho visti ben 0! se mai dovessi scegliere di vedermi un film partirò da qui, grazie Paul e buon 23 cinenatografo'
(manca un "fan del" su top gun, credo)