Le canzoni di Sanremo 2022 spiegate peggio (parte 2)
Secondo capitolo in cui Sangiovanni vomita, Emma ha le visioni e Tananai interpreta un gigolò
Piaciuto Sanremo ieri? Non siamo una pagina che fa pagelle, quindi rispettiamo la vostra opinione. Ma non vi rispettiamo se non avete letto la parte 1 della dettagliata sinossi delle canzoni di Sanremo spiegate in modo molto chiaro a chi non sa leggere tra le righe.
Signori e signori, dal salone delle feste dell’Ariston di Sanremo….
Sangiovanni - "Farfalle"
Sangiovanni si trasferisce nel monolocale della sua fidanzata: é carino ma davvero minuscolo, una roba tipo che c’é il lavandino del bagno sopra il minifrigo (Sopra il frigorifero / C’è la mia faccia / E mi fa ridere). E poi manca pure la luce (In mezzo a tutte le luci / Noi siamo gli unici / Con le tapparelle chiuse). Le scarse condizioni igieniche dell’abitazione hanno ucciso ogni essere vivente (Non volano farfalle / Non sto più nella pelle), ma Sangiovanni é deciso a resistere (No no non voglio stare male) e apre la finestra anche se la maniglia é a tipo due metri e mezzo da terra (Dammi due ali per volare / Sei una boccata d’aria).
Giovanni Truppi - “Tuo padre, mia madre, Lucia”
Una bellissima dichiarazione d’amore sotto forma di vocale indirizzato al gruppo Whatsapp della famiglia di lei.
Si ma dicci, Giovanni cosa succede dopo?
Le Vibrazioni - ‘Tantissimo”
Francesco Sarcina ha una strana malattia: ogni volta che vede il seno di una donna ha un dolore fortissimo (Di profilo c’è il tuo seno che mi vuole / E anche se non lo dico / Mi fa male tantissimo). A causa di una scapezzolata a tradimento dal pubblico durante un concerto, il nostro accusa un durissimo colpo e insomma il pubblico ci rimane un po’ male (Dietro gli applausi sordi / Sopra un palco vuoto).
Emma Marrone - “Ogni volta è così”
Emma Marrone si mette nei panni di una suora di clausura e del suo conflittuale rapporto con il Signore, alimentato dalle sue visioni (Io per appartenere alle tue mani non ci ho messo niente / E ti credevo quando mi giuravi che eri pazzo di me / E mi guardavi con quegli occhi grandi e mi dicevi sempre / “Come sei bella nessuna mai, nessuna più di te).
Ma cara suor Emma lo sai, é dura “appartenere alle sue mani” se le sue mani sono bucate…
Matteo Romano - Virale
Matteo Romano ha un incidente domestico piuttosto serio che viene ripreso e postato sui social di nascosto dalla sua divertitissima compagna (Scale / Solo per salire se vale / Cosa ridi se mi fa male / Curare ferite col sale). Nonostante lui debba sottoporsi a un intervento a cuore aperto (Ho il cuore parcheggiato su strade piene, case vuote), il video diventa di tendenza su tutti i social (E lasciati andare / Che il cuore ti cade giù / E l’amore riappare / Va in tendenza e risale). Diventa virale, ma Matteo è contento perché dopo tutto ha sempre vinto l’amore.
Iva Zanicchi - “Voglio amarti”
Iva Zanicchi dichiara il suo grande amore per una fetta di culatello (Voglio amarti perché ho fame anch’io di te) da sbranare senza cerimonie (Prenderti per come sei, Senza tanta filosofia). A Iva non importa nulla di come potrebbe sballarle i valori del sangue e influire sul suo triplo bypass (E se un giorno scoprirò / Nel mio cuore una ruga in più… sarai tu). Commovente il finale con Iva che si risveglia tutta unta dopo una notte di passione col salume (Voglio amarti, solamente amarti ancora / E domani risvegliarmi accanto a te).
Ditonellapiaga e Rettore - “Chimica”
Ditonellapiaga è una studentessa del liceo completamente innamorata della Chimica (come materia eh). Nel corto circuito ormonale di fanciulla innamorata della chimica in un istituto religioso (Delle suore me ne sbatto totalmente), la ragazza urla il suo passione per i corridoi (Non conviene se lo fingo / Se lo canto / Se lo urlo tra la gente) e il penchant per i rapporti carnali con gli alambicchi (Non c’è dove oppure quando / Solo fango ed un impianto travolgente). Il tutto sfocia nel delirio allucinatorio quando la giovane si masturba con una bottiglia di betazin sui tavoli del laboratorio (E non c’è iodio oppure zinco / È solo marmo bianco e muscoli bollenti)
Elisa - “O forse sei tu”
Elisa dedica questa incantevole ballad alla storia d’amore col suo nuovo iPhone, raccontandola dal punto di vista dello smartphone attraverso cui apprezzare meme nel feed Instagram (Sarò / Tra le luci di mille città / Tra la solita pubblicità / Quella scusa per farti un po’ ridere). Tutto bene ma a volte parte comunque la musica delle stories a cazzo di cane anche quando il cellulare sembra spento (Quella musica risuona in ogni parte / Nella notte).
Fabrizio Moro - “Sei tu”
Fabrizio Moro dedica questa struggente lettera al suo avvocato che gli ha appena fatto cadere un’accusa di peculato (Il motivo per cui la mia vita è cambiata / Sei tu che hai visto i miei sbagli ma non l’hai giudicata e ancora La distanza fra un uomo che ha vinto ed un uomo sconfitto).
Nonostante il professionista sia un po’ caro da mantenere, si é sviluppato un rapporto un po’ morboso (Che attraversi il mio ossigeno quando mi tocchi). Ma l’avvocato é proprio una bomba nel suo campo soprattutto quando motivato (Oggi è un giorno per credere in te / Oggi lasciami senza parole).
Tananai - “Sesso Occasionale”
Un libero professionista del sesso molto distratto (Non mi ricordo dove ho parcheggiato la mia macchina distrutta) viene minacciato a mano armata da una cliente (Baby ritorna da me e metti via quella pistola) per una questione di gelosia. Verrebbe da dare ragione a lei per certi versi perché lui si dimostra davvero poco ligio al piacere di lei (Tra un anno, un giorno, non avrò capito ancora di cosa hai bisogno).
Irama - "Ovunque sarai"
Irama ha appena imparato il futuro e il condizionale, nonostante qualche problema con le similitudini probabilmente ereditato da Michele Bravi (Se sarai vento canterai / Se sarai acqua brillerai - inutile ricordarti caro Irama che l’acqua non esploderá mai). Bellissima la coloritura politically correct (lo so che mi puoi sentire / Dove ogni anima ha un colore).
Aka 7even - “Perfetta così”
Aka 7even dedica una canzone alla propria minchia.
Non sará tanto reattiva (Ma cosa vuoi dirmi con i tuoi silenzi?”| Mi hai insegnato a lottare anche quando la voglia di piangere mi soffocava) e a volte elusiva (Sei la prima persona a cui sono mancato, che anche a me mancava) ma a lui va bene cosí e decide di celebrarsi il pezzo di carne nonostante i bitorzoli e il lieve prematuramento a destra (Sei bella così così così | Nei tuoi difetti | Nelle imperfezioni).
Highsnob e Hu - “Abbi cura di te”
La drammatica storia di una donna che cambia medico di base. Il medico, persona un po’ sanguigna (Ho perso la ragione, hai ragione/ Ma non siamo pari, siamo animali) non la prende benissimo, e dopo un tira e molla emotivo saluta tantissimo la ormai ex paziente (E goodbye ovunque sarai tu ricorda / Abbi cura di te), ricordandole che ha del materiale per ricattarla (Queste lenzuola sanno ora come ti chiami).
E ora? Vinca il migliore!